La Mongolia, Stato dell’ Asia centrale, è una terra estrema in cui vivono due popoli antichi: uno nomade (il popolo Tsaatan, le genti delle renne), l’ altro di cacciatori (il popolo Kazako, le genti delle aquile).
I Kazaki e gli Tsaatan sono due culture secolari che purtroppo rischiano di scomparire.
Mongolia: lo Tsaatan o “popolo delle renne”
Lo Tsaatan o “popolo delle renne”, proveniente dalla Siberia, è un popolo migratore, nomade da sempre. Il popolo Tsaatan si muove in condizioni estreme, con temperature che d’ inverno toccano e superano i -50°: si sposta nella taiga subartica (foresta di conifere) dalle cinque alle dieci volte all’ anno, in base alle esigenze delle sue renne, con le quali vive in un rapporto di mutuo scambio. Dalle renne gli Tsaatan ricavano il latte, utile anche per produrre yogurt e formaggi, ma non la carne: solo quando le renne muoiono, pelli e pellicce vengono usate per fare abiti e ortz (tende tipo teepee).
Etnia di allevatori e sciamani, gli Tsaatan hanno un rituale o un canto diversificato per ogni favore chiesto alle loro renne.
Degli Tsaatan sono rimaste purtroppo poche famiglie e il popolo rappresenta la comunità più piccola del territorio della Mongolia.
I Kazaki della Mongolia: il popolo delle aquile
I Kazaki sono invece pastori seminomadi, specializzati nella caccia a cavallo con l’ aquila (da qui il soprannome di “popolo delle aquile”), che addestrano con tecniche tramandate da generazioni.
I Kazaki sono veri maestri nell’ arte della falconeria equestre: cacciano a cavallo con le loro aquile reali da oltre duemila anni.
Uomo e aquila hanno un’ intesa perfetta: l’ aquila femmina è presa dal nido ai primi voli e, da qul momento, addestratore e aquila vivono in perfetto accordo per tutta la vita del rapace, che può vivere fino a 25 anni.
Essendo un popolo di cacciatori, per proteggersi dal freddo i Kazaki indossano pellicce di lupi, volpi, marmotte, conigli e tutti gli animali cacciati nella steppa. Le pellicce sono portate sopra vestiti di tessuto pregiato con decori di ricami finissimi.
Nell’ VIII secolo arrivò qui l’ Islam, ma la maggior parte dei Kazaki si dichiara “Sunni Muslim” e continua a credere a culti antichi legati al cielo, agli antenati, agli spiriti e alle forze soprannaturali. A celebrare i culti sono i loro sciamani.
Viaggio in Mongolia (Asia centrale): consigli utili
La Mongolia è cinque volte l’ Italia, ma conta solo 2,9 milioni di abitanti per lo più concentrati nella capitale: Ulaanbaatar.
La Mongolia è la terra degli spazi infiniti: una meta di viaggio ideale per chi ama panorami deserti e integri, con popoli che hanno saputo conservare come pochi identità culturale e tradizioni.
Fare un viaggio in Mongolia, a contatto con le popolazioni native, è un’ esperienze entusiasmante: troverete un’ ospitalità molto calorosa, ma un menu scarno, a base di carne e latticini.
Si dorme in gher (tende a padiglione tipiche delle tribù mongole) o presso villaggi nomadi, con stili di vita lontani dai nostri, e codici di comportamento da conoscere e rispettare.
Per entrare in Mongolia è richiesto il visto. Si accede solo via treno, con la Transiberiana, o via aria in aereo. La tratta più frequentata è Milano-Mosca-Ulaanbaatar con Aeroflot (aeroflot.com). Ma ci sono anche partenze da Roma e da Venezia.
E’ però consigliabile prenotare in anticipo (ad aprile per luglio-agosto), in modo da trovare posto e risparmiare: i prezzi variano dai 600 ai 1000 euro a persona.
Trovate altri consigli utili per il viaggio sul sito internet:
mongolia.it
Per esplorare la Mongolia è sempre meglio affidarsi a tour operator specializzati. Iperboreus (iperboreus.it) ha interessanti formule speciali, con la guida di paleontologi, ed offre anche pacchetti viaggio per i disabili.
Viaggi in Mongolia (www.viaggimongolia.it) ha itinerari diversificati a tema, anche individuali o per luna di miele.
Il periodo migliore per un viaggio in Mongolia va da Maggio ad Agosto, quando il clima è asciutto e mite.
I festival tradizionali della Mongolia
Il Naadam è il più importante festival della Mongolia: evoca Gengis Khan e dal 1921 è l’ anniversario della rivoluzione mongola.
Il festival di Naadam si svolge nella capitale Ulaanbaatar dall’ 11 al 13 Luglio ed è una sfida in costume tradizionale: lotta, tiro con l’arco e abilità equestre.
Il Festival Nazionale del Costume Mongolo si svolge invece il 24 Luglio nel parco nazionale Gorkhi-Terelj: è un appuntamento di genuino folklore, nient’affatto turistico.
La Festa del Giorno dei Nomadi si tiene il 17 e 18 Settembre nel Gun Galuut: è una sorta di “giochi senza frontiere” tra tribù che arrivano da tutto il territorio.
La Festa dell’ Aquila dei Kazaki si svolge il 6 e 7 Ottobre sui monti Altaj, con le esibizioni dei migliori cacciatori con le aquile, in panorami mozzafiato.