Palermo è una città della Sicilia da visitare in un itinerario di viaggio. A Palermo c’è via Maqueta con sue dimore nobiliari secentesche, il Teatro Massimo, le meravigliose piazze Bellini e Pretoria, senza naturalmente dimentica il Palazzo dei Normanni. La “Palermo da vedere” si vede anche senza volerlo. Se vi trovate in via Maqueda, un’ ipotesi molto probabile visto che è una delle arterie principali per i percorsi a piedi a Palermo, vi basterà camminare per soli 5 minuti dal suo inizio fra la Stazione Centrale e il mercato di Ballarò per ritrovarvi dentro a quella meraviglia unica al mondo che sono “I Quattro Canti”. Sono le alte facciate convesse di quattro palazzi secenteschi guarnite di altrettante fontane dedicate alle stagioni. Il gioco architettonico comprende la simmetria e la verticalità quasi vertiginosa: le fontane sono sormontate da monumenti a re spagnoli e questi da un terzo ordine di statue raffiguranti le 4 protettrici di Palermo, le sante Cristina, Ninfa, Oliva e Agata (poi sostituita da Santa Rosalia). Riportato il naso in posizione orizzontale potrete decidere se proseguire per la vostra strada o girare a sinistra, per Corso Vittorio Emanuele. Se andrete dritti forse penserete che le rimanenti attrattive di via Maqueda siano le numerose facciate di palazzi nobiliari che si inseguono l’ uno dopo l’ altro alternate a chiese e oratori. Invece saranno le piazze adiacenti che vi lasceranno di stucco: piazza Bellini con le Chiese della Martorana e di San Cataldo coperta dalle celebri cupole rosse (da rosse cupole moresche sono sormontate anche le imperdibili chiese di San Giovanni degli Eremiti e san Giovanni dei Lebbrosi), e poco più avanti piazza Pretoria (o piazza Vergogna) con la grande fontana circolare.
Proseguendo sempre per la stessa strada, che cambierà più volte nome, incontrerete il Teatro Massimo e poi il Politeama con il Palchetto della Musica. Infine vi immetterete in via della Libertà, costeggiata da ville Liberty e dallo stupendo Giardino Inglese.
Se invece ai 4 Canti avrete deciso di girare per Corso Vittorio Emanuele, vi imbatterete nella bellissima piazza Bologni e poco dopo in quella autentica visione che è la Cattedrale in stile siculo-normanno. Concluderete la passeggiata a Palazzo dei Normanni, dove si imporrà la visita di quel gioiello raro che è la Cappella Palatina.
Sempre nel centro storico di Palermo sono da visitare il Palazzo della Zisa, Villa Giulia con i suoi giganteschi ficus, L’ Orto Botanico (il più antico giardino scientifico d’ Europa), il lungomare del Foro Italico, Porta Felice con adiacente la Passeggiata delle Cattive sulle mura cinquecentesche della città, per una vista spettacolare sul Golfo. Tutto questo nel centro storico di Palermo.
Invece dovrete spostarvi di qualche chilometro per raggiungere la Cattedrale Di Monreale; Mondello con i suoi numerosi villini liberty e la sua spiaggia bianca; la Palazzina Cinese, all’ interno del parco della Favorita; Monte Pellegrino con l’ eremo di Santa Rosalia, l’ amatissima “Santuzza”. Poi c’è una Palermo meno “sfacciata” e meno direttamente godibile. È quella di Palazzo Chiaramonte-Steri, dominato da un superbo soffitto trecentesco. Ora è sede ufficiale dell’ Università e vi si custodisce il quadro di Renato Guttuso “Vucciria” (le visite sono su appuntamento). In passato il Palazzo Chiaramonte-Steri ospitò il Tribunale e le Carceri dell’ Inquisizione e sono ancora vive le testimonianze di graffiti dei detenuti. Altrettanto macabre, ma terribilmente affascinanti, sono le Catacombe dei Cappuccini zeppe di mummie perfettamente conservate. Per sollevare lo spirito, niente di meglio della visita dei numerosi Oratori decorati con le statue di Giacomo Serpotta e recentemente restaurati (le visite sono su appuntamento). Infine, per chi vuole esagerare con la Palermo segreta, c’è quella sotterranea dei Qanat: una fitta rete idraulica di cunicoli sotterranei di origine Arabo-Persiana edificata tra il IX e il XII secolo (le visite sono su appuntamento).
Per ulteriori informazioni su orari, visite ecc, è consigliato il sito dell’ Azienda Provinciale per l’ Incremento del Turismo di Palermo: www.aapit.pa.it