Allo Spazio Don Chisciotte di Torino è aperta al pubblico fino al 22 Giugno 2013 la mostra “PittoriScrittori”.

Si tratta di un’ originale e interessante mostra che espone le opere più significative di nove importanti personalità del panorama culturale italiano del Novecento: nove scrittori e poeti che, oltre alla scrittura, nel corso della loro percorso artistico si sono dedicati anche alla pittura.
Luigi Bartolini, Dino Buzzati, Italo Cremona, Filippo De Pisis, Albino Galvano, Mario Lattes, Carlo Levi, Alberto Savinio, Emilio Tadini: questi sono i nove artisti le cui opere sono esposte in mostra a Torino.
Il gruppo dei nove pittori-scrittori è molto eterogeneo: include esponenti di spicco della scena culturale torinese (ovvero Levi, Cremona, Lattes, Galvano), un importante artista del panorama artistico milanese come Tadini, personalità originali e poliedriche come Buzzati e Bartolini, e indiscussi maestri nella ricerca artistica del Ventesimo secolo come De Pisis e Savinio.

Per comprendere la mostra “PittoriScrittori” sono significative le parole dello stesso Dino Buzzati:
“Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa…”.

Nel complesso le opere esposte in mostra nelle sale dello Spazio Don Chisciotte di Torino sono una ventina, e molte provengono da collezioni private.

Nell’ ambito della mostra sono in programma anche alcuni interessanti incontri tematici dedicati ai nove pittori-scrittori. Tali incontri sono tenuti da scrittori, critici letterari e critici d’ arte e approfondiscono diverse tematiche unite da un solo filo conduttore: il legame tra gli scritti e i dipinti dei nove artisti.

I pittori-scrittori esposti in mostra

Luigi Bartolini (1892 – 1963)

Luigi Bartolini è considerato, insieme a Giorgio Morandi, uno degli incisori più importanti del secolo scorso. Oltre ad essere stato un valido incisore e pittore, Luigi Bartolini è stato anche scrittore, poeta e critico d’ arte. Il suo scritto più famoso è il romanzo “Ladri di biciclette” (dal quale è stato tratto il famoso film con De Sica). Per quanto riguarda il suo stile artistico, è stato influenzato dalla tradizione naturalista italiana del XIX° secolo. Nel corso della sua carriera come pittore, Luigi Bartolini si è ispirato spesso ad opere di artisti come Francisco Goya, Rembrandt, Giovanni Fattori e Telemaco Signorini e ha sviluppato diverse modalità stilistiche (le più significative sono quelle chiamate maniera bionda, lineare e nera).

Dino Buzzati (1906 – 1972)

Fra i pittori-scrittori presi in esame dalla mostra di Torino, Dino Buzzati è quello più famoso: è molto conosciuto il suo romanzo “Il deserto dei Tartari”, con il quale ha raggiunto il culmine della sua carriera di scrittore. A questa carriera Dino Buzzati ha affiancato con successo anche quella di pittore: ha realizzato molti dipinti e vari bozzetti, prendendo parte a molte esposizioni. Con “Poema a Fumetti” Dino Buzzati ha fuso la pittura, la dimensione popolare del fumetto e il racconto fantastico. Il suo dipinto più famoso è “Il Duomo di Milano” (del 1952), raffigurato come una montagna dolomitica con guglie e pinnacoli, e con pascoli verdi al posto della piazza.

Filippo De Pisis (1896 – 1956)

Filippo De Pisis è stato di fondamentale importanza per lo scenario artistico italiano della prima metà del secolo scorso. Alla poesia, alla quale si è accostato fin dall’ adolescenza, Filippo De Pisis ha ben presto affiancato anche la pittura, che ha impregnato della stessa malinconica vena che caratterizza i suoi scritti. Durante il suo percorso artistico ha assorbito stimoli e influenze stilistiche dalle correnti artistiche più diverse: da quella metafisica (grazie ai contatti con Giorgio De Chirico, Alberto Savinio e Carlo Carrà), a quella futuristica, fino all’ impressionismo e al fauvismo. Sono molto particolari i dipinti dell’ ultimo periodo, dall’ inconfondibile tratto pittorico lieve e quasi incompiuto, uno stile che Montale ha definito “pittura a zampa di mosca”.

Albino Galvano (1907 – 1990)

Anche Albino Galvano è stato una figura di spicco nel panorama culturale di metà Novecento. Critico d’ arte e filosofo, Albino Galvano si è dedicato con passione alla pittura. Di lui è particolarmente apprezzato il periodo espressionista, che fra il 1945 e il 1949 lo vide realizzare dipinti dai contorni netti e lineari. Le sue opere, molte delle quali astratte, sono tutte ricche di significati metafisici e religiosi: per Albino Galvano era di grande importanza che il pittore mantenesse tutta la sua indipendenza artistica, rinnovando le proprie modalità espressive come meglio riteneva.

Mario Lattes (1923 – 2001)

Molto interessante e variegata è anche la produzione artistica del torinese Mario Lattes. Attraverso il suo stile pittorico figurativo che si può definire “visionario” (il suo modo di dipingere è assolutamente indipendente da ogni movimento artistico), Mario Lattes è riuscito a sperimentare diversi linguaggi espressivi e diverse tecniche. I temi che Mario Lattes esprime nelle sue opere riguardano principalmente il dolore che il vivere spesso porta con sé, la coscienza della frammentazione e delle contraddizioni della propria identità, il rifiuto dei pregiudizi e delle convenzioni, la rivendicazione della propria libertà artistica ed esistenziale.

Carlo Levi (1902 – 1975)

Carlo Levi, giornalista e scrittore, si è accostato alla pittura in età giovanile, dimostrando subito talento e sensibilità artistica. La sua pittura risente molto dell’ influenza dei Fauves, degli espressionisti Chaïm Soutine e Oskar Kokoschka e di Modigliani: pittori con cui è venuto in contatto durante i suoi soggiorni a Parigi.

Alberto Savinio (1891 – 1952)

Alberto Savinio (vero nome: Andrea De Chirico) è il fratello del più conosciuto Giorgio De Chirico. Alberto Savinio esprime inizialmente il proprio talento artistico nella scrittura e lo fa a Parigi, dove pubblica il poema drammatico “Les chants de la mi-mort”. Nel 1927 in poi, Alberto Savinio affianca all’ attività di scrittura quella pittorica: il suo stile, che risente chiaramente delle influenze del Surrealismo, si plasma intorno a due concetti fondamentali della poetica metafisica, ovvero l’ ironia e la spettralità.

Emilio Tadini (1927 – 2002)

Il poeta, pittore e scultore Emilio Tadini è stato uno dei pittori più importanti nel panorama artistico italiano contemporaneo. La sua produzione artistica si caratterizza per cicli tematici: molto originale, strizza tuttavia l’ occhio a correnti artistiche come la Pop Art e il Surrealismo.

Italo Cremona (1905 – 1979)

Pittore e scrittore nato a Cozzo Lomellina (Pavia), Italo Cremona è stato un artista poliedrico: nelle sue opere ha creato una singolare fusione di elementi metafisici e di effetti surrealisti, con una personale interpretazione del realismo magico. Tra i suoi soggetti figurano nudi femminili, demoni, figure animalesche, danze macabre, ma anche paesaggi di Torino e del quartiere San Salvario.
Italo Cremona è stato anhe sceneggiatore e costumista di cinema dal 1937 al 1947, incisore, illustratore di testi, collaboratore con scritti sull’arte e la letteratura per riviste e giornali.

A Torino la mostra “PittoriScrittori”.
Fino al 22 Giugno 2013

Location mostra: Spazio Don Chisciotte di Torino, Via della Rocca 37

Orario apertura al pubblico:
– da martedì a giovedì dalle ore 15.30 alle ore 19.30
– venerdì e sabato dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 0173789282