vista da Ischia

C’è un momento preciso, quando si arriva a Ischia via mare, in cui l’isola appare come sospesa. Il Castello Aragonese si staglia sullo sfondo, le case di Ischia Ponte si specchiano sul pelo dell’acqua e il verde acceso della macchia mediterranea sembra straripare dalla costa.

Ogni angolo di Ischia racconta qualcosa, cambia volto con la luce, con la stagione e le zone che si scelgono di visitare. Ischia ti aspetta con tantissime sorprese e cose da vedere!

Il Castello Aragonese: tra i simboli di Ischia

Il Castello Aragonese è una parte viva del paesaggio isolano, una struttura architettonica che dialoga al meglio con la storia dell’Isola e il mare che bagna le sue coste. Per vederlo, basta raggiungerlo a piedi, attraversando un ponte che lo collega alla terraferma.

Una volta dentro, si apre un mondo fatto di silenzi, scorci inattesi e memorie antiche. Le terrazze panoramiche, gli antichi conventi, i giardini in quota: ogni passo regala un dettaglio.

Non serve essere appassionati di architettura o storia medievale per farsi coinvolgere. Basta salire al tramonto, quando la pietra si colora di rosa e il Golfo di Napoli si accende di riflessi.

Sant’Angelo: un borgo di quiete

Niente auto, nessun rumore di motori. Solo vicoli stretti, bouganville rampicanti e piccole barche a riposo. Sant’Angelo è il cuore più raffinato dell’isola, amato da chi cerca tranquillità e bellezza. Un tempo villaggio di pescatori, oggi è un luogo intimo, dove il tempo sembra avere un altro passo.

Ci si arriva in taxi o con una lunga passeggiata, una volta lì, si può pranzare in terrazza guardando il porticciolo, concedersi una giornata di mare sulle spiaggette protette dal promontorio o semplicemente lasciarsi guidare dall’istinto, tra boutique artigianali e profumi di limone.

I Giardini della Mortella

Creati negli anni ’50 da Lady Walton, moglie del compositore inglese William Walton, questi giardini sono un’opera d’arte botanica. Si trovano a Forio, su un terreno scosceso che guarda il mare.

La varietà di piante è impressionante — dalle felci tropicali alle piante acquatiche, dai bonsai agli alberi secolari — ma è l’atmosfera a fare la differenza. Ogni sentiero porta a una sorpresa: un laghetto, una serra, un punto d’ascolto. Lì, la musica e la natura convivono, si rincorrono, si potenziano.

Le terme di Ischia: un luogo di benessere

Ischia è un’isola vulcanica, molto famosa anche per le sue terme. Le terme non sono solo un’opzione turistica: fanno parte della cultura dell’isola. Alcuni hotel, come  Holtecontinentalischia.it hanno delle piscine termali private perfette per chi desidera rilassarsi nella privacy del proprio hotel.

A Ischia, comunque non mancano i parchi termali aperti a tutti, come i Giardini Poseidon o Negombo.

La Baia di Sorgeto: dove l’acqua termale incontra il mare

Non tutti i luoghi termali hanno i lettini e i servizi. Alcuni sono nascosti, selvaggi, spettacolari proprio per questo. È il caso della Baia di Sorgeto, a pochi chilometri da Panza che si raggiunge a piedi, scendendo una lunga scalinata incisa nella roccia.

Lì, tra le pietre levigate dal mare, sgorgano sorgenti bollenti che si mescolano con l’acqua salata. Basta trovare il punto giusto, immergersi e lasciare che sia il corpo a percepire la magia.

Il contrasto tra caldo e freddo, il rumore delle onde, l’assenza di barriere tra uomo e natura: tutto concorre a creare un’esperienza unica.

Forio, tra tramonti e torri

Forio è forse il comune più vivace dell’isola, dove il centro storico è un intreccio di stradine, chiese bianche, botteghe e piazzette piene di voci. Ma basta allontanarsi un attimo per ritrovare silenzio e panorami ampi.

Uno dei punti migliori per osservare il tramonto è la Chiesa del Soccorso, costruita su un promontorio a picco sul mare.

La facciata candida, le maioliche, il contrasto con il blu dell’acqua rendono questo luogo uno dei più fotografati dell’isola — e non per moda, ma per merito.

Cava Grado e Maronti

Chi cerca il mare ha solo l’imbarazzo della scelta. Cava Grado è una piccola cala incastonata nella roccia, protetta e raccolta. Perfetta al mattino presto, quando l’acqua è limpida e la luce ancora morbida.

Maronti, invece, è l’opposto: lunga, ampia, battuta dal sole. È una spiaggia da vivere, dove si può camminare per chilometri, fermarsi nei ristorantini che si affacciano sulla spiaggia.

L’isola è un luogo che si scopre a poco a poco, anche sbagliando strada, anche sedendosi a caso in una piazza qualsiasi e lasciandosi portare dal flusso lento delle giornate.